Ultima Cena
Indagini di diagnostica e restauro dei dipinti
L’opera, dipinta da Bernardino Luini tra il 1529 e il 1530, è attualmente posta sul lato destro della navata della chiesa di Santa Maria degli Angeli e si ispira in modo evidente a quella di Leonardo da Vinci.. Non vi sono documenti che descrivono l’intervento di strappo che fu, tra l’altro, uno dei primi effettuati in Svizzera, ma si documenta la volontà di integrare pittoricamente con tinte acquarellate la parte dipinta. I tre pannelli sono collocati in vani poco profondi ricavati sulla parete destra della chiesa, delimitati da cornici in ottone e ancorati alla muratura con piccole zanche metalliche annegate nel gesso. La collocazione ha portato alla reintegrazione della scena mancante nella parte inferiore del pannello di sinistra. Il restauro ha cercato di bilanciare gli affreschi nascondendo e ridipingendo alcune parti, ma il problema principale era dovuto agli interventi di restauro non documentati ma visibili sulla superficie dipinta. I primi test di pulitura non riuscivano a intaccare minimamente l’abbondante sostanza traslucida che ricopriva la cromia. Eliminare completamente un polimero da una struttura porosa è oggi ancora impossibile ma comunque una sua rimozione superficiale è ottenibile usando delle emulsioni: grazie ai risultati di laboratorio si preparò una microemulsione capapce di asportare il polimero individuato senza arrecare danno alla superficie pittorica. Utilizzando quindi una microemulsione Oil in Water siamo riusciti a rimuovere il polimero dalla superficie dipinta e a ottenere risultati soddisfacenti. La pulitura rese evidenti le diffuse perdite di colore, alcune integrazioni nella parte mediana del pannello centrale e la ridipintura della parte inferiore della tovaglia del pannello di sinistra. Si ricomposero le perdite superficiali con abbassamenti di tono delle lacune e piccole integrazioni. Questa difficile e complessa operazione ha permesso di riacquistare buona parte di ciò che il tempo e l’intervento umano hanno lasciato su quest’opera.